Pubblicazione del Santo(i) del giorno a cura di Giuseppina Gatti.
S. Roch (Rocco), pellegrino e Taumaturgo – (16 agosto 2014)
(guarda anche i post
Vangelo del Giorno e Santo(i) del Giorno)
immagini della statua di San Rocco (Chiesa della B.V. Maria Assunta in Cielo in Albareto Parma) – foto del 15 agosto 2014
testo tratto dal sito wikipedia.org alla pagina
Rocco di Montpellier, universalmente noto come san Rocco (Montpellier, anno imprecisato tra il 1346 ed il 1350 – Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto di anno imprecisato tra il 1376 ed il 1379), fu un pellegrino e taumaturgo francese; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono di numerose città e paesi. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa.
Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e malattie gravissime; in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato. Con il passare dei secoli è divenuto il santo più conosciuto nel continente europeo e oltreoceano, ma è rimasto anche uno dei più misteriosi.
Spiritualità
La santità di Rocco si sviluppa autonomamente rispetto alla Chiesa, che occupa un posto marginale nella sua esistenza; si parla dunque di “individualismo religioso”.
Rocco è un laico che riceve una buona istruzione e prosegue con le proprie attitudini.
Gli accenni a pratiche sacramentali reperibili nella sua biografia sono assai rari: l’incontro con il papa, che gli concesse l’indulgenza plenaria, grazie alla frequentazione per tre anni di un cardinale che il santo guarì a Roma; le visite di un sacerdote, durante il periodo di prigionia, a cui si confessò e si comunicò.
Sebbene i testi agiografici e le immagini di san Rocco non trasmettono un messaggio anticlericale o eretico, altrimenti non avrebbero goduto del successo che registrarono nella cristianità del Quattrocento e Cinquecento, sebbene non ci sia traccia di critiche agli abusi del clero né alcuna allusione alle difficoltà affrontate dall’istituzione ecclesiastica né alla loro insufficienza nel prestare conforto agli appestati tramite la preghiera, quello che caratterizza san Rocco è un percorso puramente individuale e discreto, durante il quale, il rapporto con il sovrannaturale lo colloca al di fuori di qualsiasi mediazione clericale e gli assegna il dono divino di guarire gli appestati con il segno della croce e convertire con il suo esempio di carità, povertà e servizio ai malati.
Fonti principali: wikipedia.org.