Il giorno 14 aprile 2014 verrà celebrato a Bardi (Parma) il 70° anniversario della morte del diciottenne partigiano Giordano Cavestro, studente di Parma, e dei suoi compagni (Raimondo Pellinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini e Erasmo Venosti) fucilati dai nazifascisti il 4 maggio del 1944 presso la località Saliceto di Bardi.
Un’iniziata per ricordare i drammatici eventi di quei giorni, l’esperienza tragica della vita partigiana e soprattutto le persone che hanno dato la loro vita per un’Italia libera.
L’incontro dal titolo “Viaggio nella memoria: Cavestro e i suoi compagni partigiani nel 70° anniversario” vedrà la presenza del Sindaco di Bardi Giuseppe Conti, dell’Assessore alte Politiche Scolastiche Provincia di Parma Giuseppe Romanini, a seguire la giornata prevede altri interessanti argomenti: Luigi Pelizza (un testimone della Resistenza locale), una ricerca storica sulla resistenza in Alta Val Ceno (Associazione “Il Cammino” Val Ceno), Marco Minardi (Istituto Storico della Resistenza): “Cavestro e i suoi amici”.
Programma
Ore 10: sosta al cippo presso il Torrente Corsenna (saluto del Sindaco e canto del Coro Bodoni)
Il monumento sulla S.P.28
Monumento in memoria di Giordano Cavestro, Raimondo Pellinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo Venosti
Monumento in memoria di Giordano Cavestro, Raimondo Pellinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo Venosti, qui fucilati da elementi della brigata nera di Parma.
Giordano Cavestro era uno studente di 18 anni, che da 3 faceva parte della rete clandestina del Partito Comunista e che aveva promosso il Fronte della Gioventù in provincia di Parma.
Insieme ad altri 39 partigiani venne catturato il 7 aprile 1944 a Montagnana e con i suoi compagni fu condannato a morte, nonostante un forte movimento di opinione pubblica; tre di loro vennero fucilati a Monticelli Terme il giorno successivo a quello della condanna; gli altri vennero graziati; Cavestro ed i suoi quattro compagni, tenuti come ostaggi, furono fucilati per rappresaglia il 4 maggio 1944.
Le ultime lettere di Giordano Cavestro ai compagni ed ai genitori sono state pubblicate nella raccolta di Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana. Alla sua memoria è stata decretata la medaglia d’oro al V.M.
Gli è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione:.
Giovane entusiasta combattente, si distingueva più volte in azioni particolarmente importanti. Catturato dal nemico ed essendosi rifiutato di fare qualsiasi rivelazione sulla propria formazione, veniva condannato alla pena capitale. Appresa la sentenza, trovava modo di far pervenire ai compagni di lotta un fiero appello di incitamento. Affrontava il plotone di esecuzione con impavida fermezza. Puro esempio di elevato senso del dovere e di puro eroismo
Bardi, 4 maggio 1944
La città di Parma ha intitolato a Giordano Cavestro la via del centro storico in cui ha sede l’Università di Parma che fu un luogo di reclusione per gli antifascisti.
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