Dopo tanti anni, sono ritornata
lassù alla Cappelletta
per quel sentiero in mezzo a verdi prati
che da Albareto porta a Cento Croci.
Ho camminato piano, senza fretta,
ho ricordato il tempo già passato,
i sogni che ho sognato a Miramonti,
quando l’età era verde come i prati,
quando il passo era svelto e vigoroso,
lo sguardo limpido come i miei pensieri.
I ricordi felici di quegli anni
mi hanno giocato un tiro assai birbone
ho visto, a lato della Cappelletta,
una strana incredibile visione:
immobili, lucenti, altissimi, imponenti,
stavano a fianco a me, nati dai prati,
due giganti silenti.
Forse due angeli, forse due Marziani
che, incantati da tanta bellezza,
hanno deciso di restare in terra!
Così lucenti e bianche
sembrano pale di un mulino a vento,
penso a Chisciotte, cavaliere errante,
alla sua dama ed al suo scontento,
ed ho capito che quei due giganti
se ne stan lì per catturare il vento.
Ed il ricordo di un lontano amore
è ancora lì per catturarmi il cuore.
Maria Patrizia Tagliavini
… testo tratto dal giornalino ALBARETO INFORMA del mese di OTTOBRE 2001 n. 15 – Aut. Trib. Parma n.4/96 del 12.2.96 – Indirizzo: Via Provinciale Albareto – Chiuso in Tip.Invernizzi, Borgotaro il 31/10/2010 ed inserito nella rubrica “POESIE E FILASTROCCHE”, con l’introduzione sotto riportata:
“Sempre dedicata alle torri della Cappelletta, questa volte viste con occhi decisamente più sognanti, proponiamo ai lettori la poesia che è risultata seconda al “Premio poesia di Tarsogno”, concorso che, nelle due sezioni “Ambiente” e “Valtaro”, ormai da anni richiama autori da tutta la penisola.”
Ringraziamo Maria Patrizia Tagliavini per avere gentilmente condiviso con tutti noi la sua splendida poesia, pensieri e parole o meglio “narrazioni” capaciti di trasmettere vere “emozioni” di natura, vita e passioni.
(guarda i post “amici valgotrabaganza”)
Immagini: Pale eoliche del Passo della Cappelletta (1085 m) – Val Gotra – Taro 20-06-2013 (foto di Bassoni Alessandra)
Nei post inseriti nella categoria Foto/favola/racconto sono presenti poesie e racconti, “narrazioni” abbinate a fotografie, realizzati sempre con fantasia e originalità di “pensiero” tanto che siamo tentati di definirli vei e propri mezzi di comunicazione, in cui emerge inevitabilmente qualcosa di noi stessi: “favole” ridenti, vivaci e sognanti, capaci di cogliere sfumature e di mettere in “scena”, nell’immaginario di ognuno di noi, mondi onirici dove aleggiano segreti, passioni, natura, fantasie, emozioni e “batticuori”.
(guarda i post Passo della Cappelletta)