In molte delle nostre zone di alta montagna, dalla Valle del Gotra alla Valle del Baganza, in ”valgotrabaganza” (nome di fantasia derivante dall’unione dei nomi dei due torrenti non così noti, ma che rappresentano nell’immaginario l’intero Appennino e la montagna in genere), da millenni e fino a circa 30 anni fa, la “monticazione”, la “demonticazione” (spostamenti che danno luogo alla transumanza), e gli “alpeggi” (attività agro-zootecnica in montagna durante i mesi estivi, svolta in baite e terreni di pertinenza) erano attività molto praticate, e molti valloni erano tutto uno “scampanio”.
Ci fa piacere pubblicare queste immagini scattate nel mese di giugno 2013, che ritraggono bovini (un toro e placide mucche, da sole o in piccoli gruppi) al pascolo in “quota” come si fa da millenni, tra fioriture di viole del pensiero (Viola tricolor), nei pressi del Passo della Cappelletta (1085 m) a Montegroppo di Albareto (Parma).
E’ sempre uno spettacolo vedere animali al pascolo, sentire la musica dei loro campanacci, e lasciarsi abbracciare dai prati fioriti, colorati con fiori, erbe spontanee, piante di montagna e cieli purissimi.
Immergersi nella viva natura riteniamo sia un piacere per gli occhi, ed un regalo per l’anima.
(garda i post ”Flora Multicolor“)
La pratica “antica” dell’utilizzo di pascoli in quota, man mano che le erbe raggiungevano una copertura sufficiente per alimentare gli animali e con il giusto grado di maturazione che coincide con la fioritura (maggio-giugno), era un tempo una consuetudine sia con i bovini che con gli ovini.
I contadini sapevano che queste erbe facevano produrre più latte e con caratteristiche organolettiche uniche, ed inoltre erano adatte a far crescere velocemente vitelli e manze.
Con l’arrivo dell’autunno, a settembre (a seconda della piovosità e della disponibilità di erba), avveniva la transumanza di ritorno nelle cascine invernali.
approfondimenti
La Viola del pensiero selvatica (Viola tricolor), si trova nei prati al di sopra dei 500 m di quota. Il periodo di fioritura è da maggio in poi.
Il nome della specie del fiore “tricolor” è devoluto alla caratteristica colorazione giallo oro che si tinge in alto di bianco e talora di viola.
Passo della Cappelletta (1085 m), un posto per rilassarsi circondati da un ambiente particolarmente gradevole, un luogo agronaturale vecchio quanto la nostra civiltà.
Immagini di panorami con bovini al pascolo tra fioriture di Viola del pensiero selvatica (Viola tricolor)
panorama sulla Val Taro
Albareto (Parma) e il “fondo” valle
pale della centrale eolica del Passo della Cappelletta
Monte Gottero (post correlati in Monte Gottero)
la valle di Varese Ligure
crinale erboso con radi alberi nel territorio emiliano del comune di Albareto
La Maestà del Passo della Cappelletta (1083 m) ai piedi dei giganti “roteanti”(post correlato Passo della Cappelletta (1085 m) : Il silenzio della neve tra i colori delle fioriture primaverili – Montegroppo, Albareto (Parma) 24-05-2013)
Come è spesso per i piccoli edifici della devozione (maestà), la cappella è divisa in due zone:l’ambiente interno con l’altarino e quello precedente, con alcune sedie, per offrire riposo e riparo dalle intemperie agli escursionisti di passaggio.
vista sull’alta Val di Vara
Passo Cappelletta centrale eolica
le cime montuose lontane…
placide mucche al pascolo
da sole o in piccoli gruppi
anche vicino alla strada
il toro
Galleria immagini : Passo della Cappelletta (1085 m), bovini al pascolo tra fioriture di viole del pensiero (Viola tricolor) – Montegroppo, Albareto (Parma) 11 giugno 2013 (immagini di Alessandra Bassoni)