Nei pressi di Albareto (Parma), nella vicinanze della frazione di Tombeto sulla sponda sinistra del torrente Gotra (in Val Taro), ho ripreso il 23-05-2013, un esemplare di Fagiano adulto, un bel maschio dallo splendido piumaggio colorato …
… il paesaggio intorno di un bel verde “primaverile”, anche se ai margini di una “moderna” strada asfaltata, fa risaltare il bellissimo animale selvatico che si presenta imponente e superbo, quasi a sfidare la “logica delle cose”.
Le immagini e questo piccolo testo speriamo sia utile a far appezzare e rispettare la biodiversità del nostro territorio.
L’incontro così da vicino di un animale selvatico in piena libertà, fortuito e fugace (come in questo caso), riesce a dare forti ed istintive emozioni e può regalare sensazioni indescrivibili, inoltre molti di questi animali, come per esempio proprio il Fagiano, ispirano sentimenti di tenerezza e dolcezza pensando alla sua fragilità e nello stesso tempo alla forza che lo sorregge giorno per giorno.
Quando le giornate piano, piano iniziano a diventare più lunghe e calde è sempre piacevole trovare qualche momento per dedicarsi alla nostra passione“la fotografia” .
E’ facile rimanere affascinati dalla natura in questa meravigliosa stagione (primavera).
Ecco alcune immagini del Fagiano in versione “primaverile”, un meraviglioso animale che ha saputo adattarsi molto bene alla vita delle nostre montagne, quasi un esempio da cui trarre insegnamento per noi tutti, riuscendo a sopravvivere al freddo e alle nevicate dell’inverno.
approfondimento
Vai alla pagina Fagiano comune (Phasianus colchicus)
Guarda i post della categoria
Galleria immagini Albareto, Fagiano in versione Primaverile (Val Gotra-Taro) – 23-05-2013 (immagini di Alessandra Bassoni – testi di di Alessandra Bassoni e Pietro Zanzucchi)
Descrizione del Fagiano tratta dal post correlato
Albareto : Fagiano in versione invernale, “il nostro” San Valentino con la natura (Val Gotra-Taro) – Immagini 14-02-2013
Le piume colorate con gradazioni elegantissime, rivestono tutto il corpo, con eccezione delle guance e dei tarsi.
Il fagiano possiede una coda molto lunga (composta di sedici o diciotto penne disposte a tetto ) e delle ali piuttosto corte, che gli permettono di volare per brevi tratti, la testa è piccola su un collo piuttosto corto.
Il becco snello, arcuato, provvisto di uncino nella sua parte finale, costituisce una buona arma di difesa e di attacco, mentre le zampe, sono snelle e di media altezza, nei maschi presentano un pericoloso sperone. Le femmine, generalmente più piccole dei maschi, hanno la coda più corta e sono colorate in modo più semplice e meno distinto.
I fagiani sono animali diurni, si nutrono di vegetali, come sementi, bacche, foglie e germogli di semi, appezzano inoltre insetti, formiche e persino lucertole e piccole ranocchie,
che cercano durate il giorno in zone con un facile accesso all’acqua e con grandi spazi aperti, aree coltivate, campi e praterie, luoghi adatti a spiccare il volo in caso di necessità.
Il fagiano è originario dei paesi Asiatici ed è stato introdotto in Europa principalmente dai romani, per scopi soprattutto venatori.
Più ci si “avvicina” agli animali in genere, e più ci sembra di percepire, osservando le loro espressioni, i loro pensieri e le loro emozioni.
Che bello passeggiare in montagna!!! Non c’è niente di più bello di una escursione in compagnia.
Un elemento importante della passeggiata è la sosta, durante la quale si può ammirare il panorama, ascoltare il rumore di un torrente o il canto degli uccelli, e magari fare qualche foto a rocce, fiori e animali.
E’ importante portare a casa solo ricordi fotografici.Il tutto farà crescere sempre di più l’amore per la natura.
approfondimenti
Archivio Categoria: Passeggiate – Escursioni
Non si può salvare ciò che non si conosce, per questo occorre osservare con considerazione e rispetto: dunque ci auguriamo che anche queste immagini e il breve testo siano utili e possano costituire un piccolo passo per far comprendere, appezzare e rispettare la “biodiversità” del nostro territorio.
approfondimenti
tutti gli articoli con immagini di animali
Archivio Categoria: Foto Animali
tutti gli articoli pubblicati riguardanti la categoria
Animali clicca
approfondimento su
“Fotografare gli animali” visibile alla pagina CLIKKA
Fotografare gli animali
senza disturbarli richiede molta pazienza e volontà.
Il comportamento di chi intende praticare della Fotografia Naturalistica, che comunque vale per tutti, deve attenersi ad alcune semplici regole che contribuiranno al rispetto della flora e della fauna e dell’ambiente che ci accoglie.
Non mettiamoci troppo vicino ai soggetti che vogliamo riprendere: ogni animale ha una suo spazio di sicurezza che gli garantisce una certa tranquillità.
Se notiamo che l’animale sospende la sua attività (alimentazione, riposo, caccia, ecc.) facciamo qualche passo indietro probabilmente ci siamo avvicinati troppo.
deliberatamente rumori o azioni atti a influenzare movimenti e spostamenti degli stessi.
Fotografiamo gli animali con teleobiettivi per non disturbarli.
Informiamoci sulle fasi vitali dei soggetti che intendiamo fotografare in maniera di non disturbarli nei periodi più delicati per loro e, conoscendone le consuetudini ed il comportamento, le immagini dinamiche più belle si ottengono solo con un comportamento naturale degli animali.
Evitiamo di metterci tra il genitore ed i suoi cuccioli, se incontriamo un animale con i propri piccoli, la rivolta dei genitori potrebbe essere molto dannosa per i cuccioli stessi e per noi.
Non alimentiamo gli animali per avvicinarli infatti questa azione potrebbe provocare danni agli animali stessi, che diventano docili, cambiandone gli istinti naturali.
Non bisogna avvicinarsi a tane, nidi e zone dove vengono custoditi e allevati i piccoli si potrebbe provocare l’allontanamento dei genitori e, in alcuni casi, addirittura l’abbandono dei cuccioli.
Evitiamo di interferire con la nostra presenza nelle normali attività degli animali sia di riproduzione che di nidificazione.
Evitiamo di toccare o portar via i cuccioli, anche se a prima vista abbandonati, per tentare di salvarli. I genitori sicuramente sono nei dintorni e potrebbero essere spaventati dalla nostra presenza. Ricordiamo che molti animali se ravvisano l’odore dell’uomo sui propri cuccioli, li abbandonano a se stessi.
Cerchiamo di imparare a riconoscere i segnali di pericolo emessi dagli animali potrebbe essere utile anche per noi. E non usiamo richiami per attirare la fauna e l’avifauna potremmo far spendere invano energie vitali agli animali.
Se troviamo un animale ferito o in difficoltà informiamo tempestivamente le autorità competenti la sorveglianza del parco o dell’area naturalistica, sarà loro compito occuparsene. Il fatto che un animale non si muova non vuol dire che sia confidente.
Se troviamo una specie rara, allontaniamoci e non pubblicizziamo il nostro incontro.
Non portiamo via fiori, insetti e piccoli animali per fotografarli in altri luoghi, la fauna e la flora devono essere fotografate sul posto.
Rispettare la natura significa anche dare il buon esempio.
Alegrafia Pizanz
Archivi per la categoria ‘Animali’
articoli correlati
Albareto : Cigno Bianco Reale in “versione invernale” (Val Taro) – Immagini e Video 09-02-2013
Istrice (Hystrix cristata) ripresa nei pressi di Berceto (Parma) in Val Baganza (marzo 2011) – Curiosità-Animali : “l’istrice è tornato nelle nostre zone …”
Salamandra ripresa nei pressi di Berceto (Parma) in Val Baganza (settembre 2012)
Cervo Volante (Lucanus cervus L.) ripreso nei pressi di Valmozzola (Parma) in Val Taro (luglio 2012) – immagini
Daino (Dama dama) ripreso nei pressi di Compiano (Parma) in Val Taro (settembre 2012) – immagini
![]() |
Immagini Lupo investito nei pressi di Berceto (Parma) nell’inverno 2011Il giovane Lupo ritrovato morto, con molta probabilità, mentre si accingeva ad attraversare correndo la strada provinciale nei pressi di Roccaprebalza, è stato investito da un automezzo che transitava in quel momento, proveniente da Berceto.
Il giovane lupo è stato infatti rinvenuto morto a lato della strada, in mezzo alla neve. |
![]() |
Immagini e Video – Cigno Bianco Reale ripreso nei pressi di Albareto (Parma) in Val Taro (maggio 2012)Immagini del Cigno Bianco Reale ripreso durante una passeggiata nei pressi di Albareto (Parma).
Vista la presenza del bernoccolo sopra il becco rosso, il battito di ali silenzioso e il collo graziosamente incurvato a S, crediamo proprio si tratti di un bel esemplare di cigno reale. |
![]() |
VIDEO – Cigno Bianco Reale ripreso nei pressi di Albareto (Parma) in Val Taro (maggio 2012) – Fiaba : Il Brutto anatroccolo
Ecco alcuni video del Cigno Bianco Reale ripreso durante una passeggiata nei pressi di Albareto (Parma).Vista la presenza del bernoccolo sopra il becco rosso, il battito di ali silenzioso e il collo graziosamente incurvato a S, crediamo proprio si tratti di un bel esemplare di cigno reale. Nel video si può notare come il cigno reale sollevi il folto piumaggio delle ali, mentre scivola silenzioso sull’acqua, nella plastica e classica “posa da cigno”, manifestando la sua imponenza, eccezionale bellezza ed eleganza. |
![]() |
Tartaruga ripresa nei pressi di Berceto (Parma) in Val Baganza (aprile 2012) – Bruno Lauzi “La Tartaruga” e il senso della vitaEcco una tartaruga fotografata durante una passeggiata nei pressi di Berceto (Parma).Visto che la zona dove si trovava, in piena campagna, nei pressi dei boschi della Val Baganza, lontana da giardini e zone residenziali credo che si tratti di una tartaruga selvatica (tartaruga palustre o testuggine d’acqua – Emys orbicularis Linnaeus, 1758).
Le immagini e questo piccolo testo speriamo sia utile a far appezzare e rispettare la biodiversità del nostro territorio. |
![]() |
Censimento Ungulati a Berceto (Parma)…..immagini
La crescente ricomparsa degli Ungulati nel nostro territorio con conseguente accrescimento del patrimonio faunistico, ha creato nuove e complesse problematiche.La presenza consistente di ungulati nelle colline e montagne, in ambienti più o meno antropizzati, e le loro eventuali interazioni con le attività umane hanno portato gli enti a ciò delegati a preferire una gestione di tipo attivo, con fasi di programmazione, organizzazione, interventi concreti, cioè capace anche di cercare di prevedere e prevenire i problemi più “gravi |
![]() |
Upupa ripresa nei pressi di Albareto in Val Gotra (aprile 2012) – immagini
L’Upupa, riconoscibile per il suo lunghissimo e sottile becco incurvato, cresta di penne erettili a ventaglio, piumaggio di colore rosa scuro con vistose striature bianche e nere sulle ali e sulla coda, è sicuramente un uccello particolare e molto bello, piuttosto raro da incontrare e soprattutto da fotografare. Appare timidamente tra l’erba alla ricerca di cibo (insetti che cattura a terra scavando con il lungo becco per poi gettarli in aria e ricatturarli al volo). |
![]() |
Berceto: Falco Pellegrino nel borgo…. e l’arte della Falconeria
Può accadere, percorrendo le strade di Berceto, di incontrare Samantha in compagnia di un bellissimo esemplare di falco pellegrino; non capita tutti i giorni di poter apprezzare un animale così perfetto nel suo genere, all’apparenza docile e mansueto ma altrettanto sensibile e capace di azioni di volo e di caccia eccezionali. |
![]() |
Inverno 2012 Tempo da lupi: Storia di un lupo salvato – Navarre Ecco la storia di Navarre, un lupo salvato … in immagini, video e testi, aggiornata ai primi giorni del mese di marzo 2012 tratta dai siti : www.ilrestodelcarlino.it – www.castelvetranoselinunte.it
|
![]() |
In natura esistono molte varietà di animali decisamente “originali” … un esempio è il grillotalpa.
Raramente è possibile scorgere il grillotalpa nei terreni delle nostre valli, ma proprio in questi giorni un esemplare di quest’animale si è avventurato sul selciato del cortile di casa: così è stato possibile fotografarlo.Questo buffo animaletto (il cui nome scientifico è “Gryllotalpa gryllotalpa”) appartiene all’ordine degli Ortotteri, l’adulto ha il corpo robusto, lungo 35-40 millimetri, di colore marrone vellutato e con la caratteristica di avere delle zampette anteriori forti e robuste, con le quali scava incessantemente lunghe galleria profonde da qualche centimetro fino ad un metro dove passare l’inverno |
VIDEO del Lupo assistito e radiocollarato all’ospedale dei Lupi nel Centro di recupero animali selvatici dei Boschi di Carrega (Parma) e liberato in Valmarecchia (Rimini |