Il Cervo volante è uno dei più grandi coleotteri europei e deve il suo nome alle mandibole a forma di corna. Il momento più propizio per osservarlo sono le sere di giugno e luglio, quando i maschi sono alla ricerca delle femmine per l’accoppiamento.
Ed è proprio in questo periodo (luglio 2020) che nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Ghirardi, i Parchi del Ducato, il WWF Parma e l’Associazione Io Non Ho Paura Del Lupo, hanno organizzano il censimento annuale attraverso il progetto “citizen science” ovvero la scienza dei cittadini, i quali non sono solo semplici spettatori ma collaboratori utili alla ricerca scientifica.
Tutti quindi possono partecipare e dare così il proprio aiuto alla raccolta di dati sulla distribuzione, di questa specie di importanza comunitaria e indicatrice di ambiti forestali ben conservati, nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Ghirardi.
L’attività di monitoraggio del cervo volante è gratuita e si svolge tutti i giovedì di luglio, con ritrovo presso la sbarra di Costa dei Rossi a Bertorella di Albareto, alle 20.15 (l’impiego terminerà alle 21.15 circa).
La prenotazione è obbligatoria via SMS al numero 349 7736093.
I partecipanti potranno essere al massimo 10 e le norme anti Covid saranno comunicate a tutti gli iscritti.
Altre informazioni si posso chiedere via email a: info.riservaghirardi@parchiemiliaoccidentale.it
Dettagli sulla locandina
Immagini tratte dal post Cervo Volante (Lucanus cervus L.) ripreso nei pressi di Valmozzola (Parma) in Val Taro (luglio 2012) – immagini
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Approfondimento: immagini tratte dal post Festa delle oasi WWF e del Taccuino del Naturalista – Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi: immagini 19-05-2013
La Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi (Oasi del WWF Italia dal 1996), diventata Riserva Regionale Generale il 20 dicembre 2010 è inserita nella Rete Natura 2000 dell’Emilia Romagna.
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Descrizione Riserva Naturale Regionale Oasi WWF dei Ghirardi
La Riserva naturale regionale dei Ghirardi (per info: 349-7736093 oasighirardi@wwf.it), è una delle aree naturali protette della regione Emilia-Romagna con una ricca diversità di ambienti montagnosi appenninici.
La riserva naturale regionale è stata istituita nel 2010, ha un’estensione complessiva pari a 370 ettari situati nei comuni di Borgo Val di Taro e Albareto, nella montagna occidentale parmense.
Il territorio è costituito da;
– foreste che occupano circa metà della superficie, con boschi cedui di cerro, castagneto abbandonato, querceti misti con rovere, cerro e farnia, zone miste con carpino nero, sottobosco con melo selvatico, ciavardello e nespolo, boscaglie di ontano bianco, tigli, aceri d’Ungheria, carpini bianchi, e sorbo domestico, sottobosco di noccioli, pero selvatico, melo fiorentino, biancospino, sorbo montano, maggiociondolo ed anche una recente colonizzazione di pino silvestre;
– campi e terreni agricoli in coltivazione (usate per la fienagione) o abbandonati (in parte colonizzate da arbusti spinosi di grande varietà);
– zone umide (greti ghiaiosi, rivi incisi nella roccia), il territorio presenta inoltre pareti rocciose e calanchi;
– specie floreali di particolare interesse (30 specie di orchidee, giglio di S. Giovanni, genziana, scilla, dente di cane, croco) con alcune piante rare.
– vari generi di fauna selvatica, astore, poiana, sparviere, falco pecchiaiolo, biancone, civetta, barbagianni, e allocco, pernici rosse, cincia dal ciuffo, biancone, tordela, succiacapre, gruccione, tottavilla, averla piccola, torcicollo, pipistrello, capriolo, daino, cinghiale, tasso, scoiattolo, ghiro, volpe, puzzola, faina, lepri, lupo, cervo volante, ramarro, colubro liscio, tritone crestato e apuano, ecc. .
Oltre ad essere un’aree ad elevata protezione ambientale, la Riserva dei Ghirardi è un luogo di ricerca scientifica e di conoscenza ambientale con all’interno una grande varietà in termini di biodiversità sia animale che vegetale, ecosistemi contraddistinti da precisi convivenze naturali sottoposti ad una specifica tutela ambientale.
Una risorsa, un patrimonio ambientale (flora e fauna) ricco di biodiversità, legato da un delicato equilibrio messo molte volte in discussione da cause esterne (presenza umana, attività di bracconaggio), che va protetto per i vari aspetti che lo contraddistinguono.