23 maggio 2020 19:00 | a | 24 maggio 2020 19:00 |
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La 27° edizione del Rally del Taro 2020 (competizione motoristica), diventato ormai una tradizione per alcuni Comuni dell’Appennino parmense (Albareto, Bardi, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo), ed un evento e appuntamento immancabile per tutti i fan delle quattro ruote, si terrà dal 23 al 24 maggio 2020 (immagine dal post CLIKKA).
Guarda i post Rally, Taro
Visto che la fotografia è la nostra passione, abbiamo realizzato questa immagine elaborata, con le informazioni dell’evento (immagine dal post CLIKKA).
Le immagini dell’edizione 2018 nei post
Rally del Taro – Shake-down Albareto (Parma – Italia) 1° PARTE – 9 giugno 2018
Rally del Taro – Shake-down Albareto (Parma – Italia) 2° PARTE – 9 giugno 2018
Rally del Taro – Partenza Borgo Val di Taro (Parma – Italia) – 9 giugno 2018
Di seguito i post con le immagini dell’edizione 2017
Rally Internazionale del Taro: 24° edizione – Verifiche Tecniche – 20 maggio 2017 – Albareto (Parma)
Di seguito i post con le immagini dell’edizione 2016
23° Rally del Taro 2016 – PS “Folta” (1° ore 8,39) – 01/05/2016 – Tombeto Albareto (PR)
23° Rally del Taro 2016 – PS “Folta” (2° ore 11,35) – 01/05/2016 – Tombeto Albareto (PR)
23° Rally del Taro 2016 – PS “Folta” (3° ore 15,46) – 01/05/2016 – Tombeto Albareto (PR)
Di seguito i post con le immagini dell’edizione 2015
Start: 22° Rally Internazionale del Taro (2015) Meccanici al lavoro – 30 maggio 2015 Bedonia (Parma)
Comunicato stampa n. 18/2019
Un fiore ancora con cinque petali
Con le stesse cinque gare di quest’anno proposte in ordine diverso, anche l’edizione 2020 dell’International Rally Cup Pirelli è stata pensata e congegnata per offrire a chi corre palcoscenici di indubbio prestigio
Qualcosa è cambiato. Sono cambiate le date ed è cambiato l’ordine nel quale gli appuntamenti dell’International Rally Cup – Pirelli edizione 2020 verranno proposti, ma la sostanza resta quella di sempre: quella suggerita da una esperienza quasi ventennale. E imposta dalla irrinunciabile volontà di chi ha un posto nella cabina di regia di offrire a giovani e meno giovani la possibilità di disputare gare molto ben congegnate in un contesto quanto più sereno possibile. Garantendo anche un montepremi decisamente interessante, sufficientemente corposo da consentire a diversi piloti di recuperare una parte importante dei costi sostenuti per dare sfogo alla propria passione.
Immutato il numero delle prove – cinque, le stesse proposte in questa stagione – inserite nella serie, la differenza più appariscente è lo spostamento del Piancavallo che passa dalla primavera all’autunno e quindi chiuderà i giochi. Decretando chi, in un albo d’oro prestigioso, succederà a Damiano De Tommaso.
IL CALENDARIO DELL’ IRCUP 2020
28-29 marzo Rally Appennino Reggiano
23-24 maggio Rally del Taro
3-4 luglio Rally del Casentino
25-26 settembre Rally Città di Bassano
24-25 ottobre Rally Piancavallo
Le classifiche complete e tutte le informazioni sul campionato, sul sito www.ircup,it
PER INFORMAZIONI: Tedaldi Michele- tel e fax 0525-89108 cell. 335-8088514 www.scuderiasanmichele.com e-mail: scuderiasanmichele@virgilio.it
Testo tratto dalla pagina Facebook Scuderia Sanmichele
50° scuderia San Michele
Correva l’anno…anzi, correvano nell’anno 1965 e dopo aver partecipato alla prima edizione della corsa in salita Castione Baratti – Neviano Arduini, decidono di fondare una scuderia automobilistica.
Non sono piloti professionisti, fanno mestieri diversi, ma il gruppo di amici in questione, è legato da una grandissima passione per le corse e l’automobilismo in genere, da qui la decisione di dar vita al sodalizio che viene intitolato all’arcangelo Michele, un pò perchè lo sport in se stesso e l’iniziativa aveva bisogno di una mano dal cielo e un pò perchè il primo ritrovo era l’officina meccanica di Mario Bernini a barriera Repubblica o per meglio dire, appena fuori porta San Michele.
Detto fatto il 4 ottobre 1965 Mario Bernini, Angelo Pagani, Giancarlo Guidetti, Arnaldo Carlo Manfredi, Giancarlo Stocchi, Giancarlo Zambroni, e Angelo Salamini si recano dal notaio per mettere nero su bianco.
All’inizio i soci sono pochi e prevalentemente piloti o aspiranti tali, poi la cerchia si allarga a semplici appassionati ma anche a professionisti del settore come ad esempio l’ingegner Giampaolo Dallara all’epoca già alle prese con la Miura, ma anche con un passato in Ferrari.
Poi, dall’inizio degli anni Settanta, alla fine degli Ottanta, arrivano i titoli nazionali conquistati da Giuliano Battistini, Pier Bartolomeo Calò, Enzo Coloni, Ermes Gennari, Guglielmo Manini, Giovanni Morelli, Maurizio Pescina, Arcadio Pezzali, Luigi Piacentini, Giovanni Segalini, Pieriorgio Tortoroli, Romano Zani, Amato Ferrari, ventidue in totale, niente male considerando che tutto era nato da un gruppo di amici.
Mentre alla presidenza si susseguono Angelo Salamini, Antonio Bernazzoli, Ermes Foglia, Angelo Sibilio, Giacomo Torelli, Gianni Del Porto, Giorgio Lasagni, Italo Callegari, Piergiorgio Tortoroli, Daniele Costi, Pierluigi Leporati, come abbiamo visto cresce il palmàres, ma aumenta il prestigio: far parte della San Michele significa far parte di una scuderia conosciuta, blasonata, frequentata da personaggi che contano nel mondo dell’automobilismo sportivo. In questo modo la cerchia si allarga ancor di più e parmigiani a parte, si iscrivono piloti che vengono da fuori come Enzo Coloni, Amato Ferrari, Franco Forini.
Il momento di massimo splendore, sportivamente parlando, si vive nei primi anni Ottanta con la scuderia impegnata a seguire e supportare Paolo Barilla prima e Stefano Livio poi, entrambi piloti al vertice della Formula 3.
Sul finire del decennio, non avviene quel ricambio generazionale di cui ci sarebbe bisogno, vengono a mancare in città quei giovani che si avvicinano alle corse automobilistiche; sulle nostre colline al contrario, alcuni ragazzi cominciano a partecipare ai rally, quindi la sede viene trasferita a Bedonia e prima timidamente, poi sempre più professionalmente, sotto la presidenza di Michele Tedaldi, la scuderia si trasforma in organizzatrice di rally, attività che prosegue ancora ai giorni nostri.
Per festeggiare gli oltre cinquant’anni dalla fondazione, il 17 febbraio 2017, nell’ambito dell’annuale ritrovo organizzato dall’Automobile Club di Parma, serata in cui vengono premiati soci, piloti, comissari di percorso e personalità del motosport, si è parlato di questa scuderia parmigiana diventata famosa oltre i nostri confini.
Lo ha fatto in modo brillante il giornalista Valerio Faccini che ha chiamato al “banco dei testimoni” alcuni dei protagonisti: dai fondatori, ad alcuni piloti, ad alcuni “fiancheggiatori”.
A parte un pò di commozione fra chi non si vedeva da anni, sono stati rievocati episodi simpatici: il dottor Davide Fratta ad esempio ha raccontato che al cospetto di un facoltoso industriale, al momento di chiedere un sostegno economico… all’epoca la parola sponsorizzazione era ancora da inventare, si sia sentito rispondere: “….d’accordo, basta firmare un pò di cambiali…”
Pier Bartolomeo Calò si è dichiarato ancora dispiaciuto per aver mandato “arrosto” suo malgrado durante una gara la prima vettura Dallara mai costruita.
L’ingegner Dallara oltre a raccontare i primi passi della carriera di costruttore e delle auto che collaudava personalmente, ha raccontato che si preoccupava che le riunioni finissero presto in modo da presenziare alle 22,30 al cinema all’ultima proiezione del film del momento.
Altri hanno ricordato la signorilità e lo splendore delle feste sociali che si tenevano al Circolo di Lettura e alle quali partecipavano personalità di fama internazionale come Sandro Munari, Frank William, Andrea De Amich, Chris Amon, Clay Regazzoni ed altri ancora.
Guido Schittone ha spiegato che essendo uno fra i soci più giovani, ha avuto diversi incarichi all’interno della scuderia: da navigatore di Andrea Moruzzi, ad addetto stampa, a direttore sportivo a… “vittima” dell’ingegner Dallara per quanto riguarda l’ultimo spettacolo delle 22,30.
Insomma una visione a 360 gradi di oltre cinquant’anni di attività e a questo punto, non rimane che formulare un augurio utilizzando le stesse parole del condutore della serata:
lunga vita alla scuderia San Michele!