21 novembre 2018 | ||
10:00 | a | 13:00 |
Nell’ambito dell’evento “FESTEGGIAMO LA GIORNATA DELL’ALBERO”, mercoledì 21 novembre 2018 (alle ore 10,00) si svolgerà la Festa dell’Albero in Alta Val Taro (territorio ricco di alberi e foreste).
Festeggieranno la Giornata dell’Albero: WWF Parma, Legambiente Valtaro, le Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente Parma, i Parchi del Ducato e La Via degli Abati, con una passeggiata guidata lungo la pista ciclabile fino al Frutteto dei Pellegrini, sulla Via degli Abati, a sei anni di distanza dall’impianto.
Verranno piantati alcuni nuovi esemplari di vecchie varietà da frutto, parleremo degli alberi, della loro importanza per la natura e per l’uomo, e impareremo a riconoscere quelli che crescono lungo il Taro.
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Approfondimento
Lungo le vie del cammino di un tempo venivano piantati meli, peri, pruni, noci e altre specie i cui frutti avrebbero contribuito a sostentare i viandanti nei lunghi pellegrinaggi.
In un territorio ricco di foreste, parleremo degli alberi, della loro importanza per la natura e per l’uomo, e impareremo a riconoscere le specie che crescono lungo il Fiume Taro.
Passeggiata gratuita adatta a tutti su percorso asfaltato, completamente accessibile anche a diversamente abili. Attività rivolta alle scuole e aperta anche ai cittadini.Appuntamento a Borgotaro, inizio pista ciclabile presso Assistenza Pubblica, alle ore 10.00.
Per info 349 7736093 info.riservaghirardi@parchiemiliaoccidentale.it
Approfondimento: immagini tratte dal post Festa delle oasi WWF e del Taccuino del Naturalista – Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi: immagini 19-05-2013
La Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi (Oasi del WWF Italia dal 1996), diventata Riserva Regionale Generale il 20 dicembre 2010 è inserita nella Rete Natura 2000 dell’Emilia Romagna.
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Descrizione Riserva Naturale Regionale Oasi WWF dei Ghirardi
La Riserva naturale regionale dei Ghirardi (per info: 349-7736093 oasighirardi@wwf.it), è una delle aree naturali protette della regione Emilia-Romagna con una ricca diversità di ambienti montagnosi appenninici.
La riserva naturale regionale è stata istituita nel 2010, ha un’estensione complessiva pari a 370 ettari situati nei comuni di Borgo Val di Taro e Albareto, nella montagna occidentale parmense.
Il territorio è costituito da;
– foreste che occupano circa metà della superficie, con boschi cedui di cerro, castagneto abbandonato, querceti misti con rovere, cerro e farnia, zone miste con carpino nero, sottobosco con melo selvatico, ciavardello e nespolo, boscaglie di ontano bianco, tigli, aceri d’Ungheria, carpini bianchi, e sorbo domestico, sottobosco di noccioli, pero selvatico, melo fiorentino, biancospino, sorbo montano, maggiociondolo ed anche una recente colonizzazione di pino silvestre;
– campi e terreni agricoli in coltivazione (usate per la fienagione) o abbandonati (in parte colonizzate da arbusti spinosi di grande varietà);
– zone umide (greti ghiaiosi, rivi incisi nella roccia), il territorio presenta inoltre pareti rocciose e calanchi;
– specie floreali di particolare interesse (30 specie di orchidee, giglio di S. Giovanni, genziana, scilla, dente di cane, croco) con alcune piante rare.
– vari generi di fauna selvatica, astore, poiana, sparviere, falco pecchiaiolo, biancone, civetta, barbagianni, e allocco, pernici rosse, cincia dal ciuffo, biancone, tordela, succiacapre, gruccione, tottavilla, averla piccola, torcicollo, pipistrello, capriolo, daino, cinghiale, tasso, scoiattolo, ghiro, volpe, puzzola, faina, lepri, lupo, cervo volante, ramarro, colubro liscio, tritone crestato e apuano, ecc. .
Oltre ad essere un’aree ad elevata protezione ambientale, la Riserva dei Ghirardi è un luogo di ricerca scientifica e di conoscenza ambientale con all’interno una grande varietà in termini di biodiversità sia animale che vegetale, ecosistemi contraddistinti da precisi convivenze naturali sottoposti ad una specifica tutela ambientale.
Una risorsa, un patrimonio ambientale (flora e fauna) ricco di biodiversità, legato da un delicato equilibrio messo molte volte in discussione da cause esterne (presenza umana, attività di bracconaggio), che va protetto per i vari aspetti che lo contraddistinguono.