La comunità di Groppo di Albareto (Parma) in Val Gotra, ha celebrato domenica 2 luglio 2017, la ricorrenza di San Pietro Apostolo (29 giugno: SS. Pietro e Paolo, apostoli e martiri (solennità) – Santo(i) del Giorno di Giuseppina Gatti), Santo patrono della piccola parrocchia.
La Santa Messa è stata officiata dal parroco Don Renzo Corbelletta.
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Il parroco Don Renzo Corbelletta
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura – Dio ci parla per mezzo dei profeti. Seconda Lettura – Dio ci parla per mezzo degli Apostoli.
Vangelo – Gesù parla a ciascuno di noi.
L’omelia – Dio ci parla per mezzo del sacerdote.
Preghiera dei fedeli
Guarda i post Festa patronale di San Pietro (29 giugno) – Groppo Albareto (PR) – 3 luglio 2016
Immagini 30-06-2013 : Festa patronale di San Pietro, parrocchia Groppo di Albareto in Val Gotra-Taro
San Pietro parrocchia Groppo di Albareto in Val Gotra – immagini 01-07-2012
…le luci e i canti di preghiera della piccola Parrocchia hanno fatto da cornice alla semplice cerimonia, il tutto in un’atmosfera familiare, genuina e “nostrana” che mantiene in vita Valori spirituali, morali, sociali e della nostra tradizione …
… una cultura del passato, patrimonio e vanto delle nostre comunità rurali e montane …
LITURGIA EUCARISTICA
Riti di Comunione
La Comunione. Il sacerdote si prepara con una preghiera silenziosa a ricevere con frutto il Corpo e il Sangue di Cristo. Lo stesso fanno i fedeli pregando in silenzio.
Quindi il sacerdote mostra ai fedeli il pane eucaristico e li invita al banchetto di Cristo; poi insieme con loro esprime sentimenti di umiltà, servendosi delle prescritte parole evangeliche
Di fianco all’altare un quadro ricorda Don Renato Corbelletta, scomparso nell’agosto 2015.
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88° Compleanno del Parroco Don Renato Corbelletta – Groppo di Albareto (Parma) – febbraio 2014
RITI DI CONCLUSIONE
Il saluto e la benedizione del sacerdote.
Un’occasione di preghiera che ci fa riflettere sulla religiosità popolare che tanto ha contraddistinto la formazione e l’identità delle comunità di montagna, un ritorno alle origini per valorizzare le nostre radici.
Un momento di aggregazione e di espressione della cultura ed identità, semplice e genuino, che è da secoli tramandata nelle nostra valli, dalla fede ancora viva e fruttuosa di oggi, simbolo dell’energia della gente di montagna che porta avanti un’identità culturale che non vuole estinguersi.
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Galleria immagini: Festa patronale di San Pietro (29 giugno) – Groppo Albareto (PR) – 2 luglio 2017
approfondimento ….un po di storia su Groppo di Albareto (Parma)
Immagini dal post Immagini 30-06-2013 : Festa patronale di San Pietro, parrocchia Groppo di Albareto in Val Gotra-Taro testo tratto dal sito Istituto comprensivo Prospero Valeriano ManaraAlla scoperta di Albareto e dei suoi dintorni – Allegato 10
Festa di San Pietro
Anche a Groppo, paesino vicino a Tombeto, arroccato sui monti detti “Spiaggi e Glorie”, si festeggiano tanti Santi.
Il paese, a causa di tutte queste celebrazioni, fu chiamato festaiolo e ne nacque il detto “Tutti i santi si sono fermati sulle Glorie di Groppo”.Qui si dice che la festa è un bisogno dell’anima e del corpo: per rompere il grigiore e la monotonia della vita quotidiana e per riposare le membra stanche dal lavoro faticoso dei campi.La festa del Santo Patrono San Pietro cade il 29 Giugno.Gli abitanti di Groppo, un tempo più numerosi, insieme a coloro che giungevano dai paesi vicini, riempivano la bellissima ed antica Chiesa.Arrivavano anche gli abitanti delle Seveselle, un piccolo gruppo di case tra Groppo e Montegroppo, risalente al periodo pre-romano.
Ora, purtroppo, non vi abita più nessuno, perchè qualcuno è morto e qualcuno è andato altrove.Si celebravano due funzioni: quella del mattino e il Vespro nel pomeriggio.La processione con il Santo si incamminava lungo la strada, che s’inerpica tra i boschi (Casarein) verso la cappelletta di San Rocco, all’ombra dei secolari castagni.Anni fa, la statua del Santo era fatta di legno di fico, ma col tempo si era deteriorata, perciò è stata sostituita con quella attuale, che è in gesso. Sull’altare, insieme ai fiori di campo, venivano messe le foglie di felce, che si trovavano in abbondanza nei boschi e duravano parecchio tempo (in estate i lavori dei campi tenevano occupati gli abitanti di Groppo dalla mattina alla sera e vi era poco tempo per cambiare i fiori in Chiesa).A mezzogiorno si mangiavano i tortelli di erbette e ricotta, conditi con sugo di funghi; arrosto di pollo o di coniglio, la gallina ripiena, le torte dolci (u pan duzi) e salate: qui non usava la torta di erbe.
Dopo il Vespro, nel tardo pomeriggio, si stava insieme, si ballava e si cantava sul prato.Si gioiva nelle ultime ore della giornata, felici della sagra, condividendo la torta dolce o di patate (qui molto usata) o il vino fatto con l’uva delle vigne di Groppo che, anche se non era proprio dolcissimo, piaceva ugualmente, perché aveva il potere di fare dimenticare i guai della vita dei contadini, fatta di duro lavoro.Ogni famiglia aveva invitati dei paesi vicini e ogni famiglia aveva un soprannome:
Bertulla della Torre Caruzzé della Torre Magré della Villa (nella cui casa pranzavano i preti) Fuletti della Torre Feruppu di Larola Vanon della Villa Megon di Larola Zuvanne della Villa Tusi delle Seveselle Giuvannella della Torre Catuccia delle Seveselle Basson della Torre Franchen delle Seveselle Sabein della Villa Mucci della Torre Lochi della Torre Liberta delle Seveselle
Queste feste piacevano anche perché permettevano alla gente di conoscersi, di rinsaldare le amicizie, potevano far nascere furtivi intrecci amorosi, che spesso arrivavano al matrimonio e ad una nuova famiglia. Si giocava a bocce davanti alla casa della “Filomena”.
Quando scendevano le tenebre si ritornava a casa e su per le “Scarette” (ripida stradina che porta alle Seveselle, passando dalla cappelletta di San Rocco e nel bosco detto Prea) si sentivano i canti dei “Tusi” (abitanti delle Seveselle) che facevano ritorno.
Ancora adesso nella notte di San Pietro, gli abitanti di Groppo stanno con il volto “all’ insù e le orecchie tese“, perché sembra loro di sentire quei canti, che si dissolvono tra lo stormire delle fronde e lo scorrere dei ruscelli .
Tra le tante cose liete, però, sono giunti a noi i ricordi delle robuste legnate, che si scambiavano quelli della Val Gotra con gli Zeraschi e degli scontri fra i borghigiani e quelli della campagna.
Groppo, festa di San Pietro 1952
Opera prodotta dalla SCUOLAMEDIA DI ALBARETO dell’Istituto Comprensivo“Prospero Valeriano Manara” di Borgo Val Di Taro – 01/06/2003
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