
Durante la Messa solenne, che ha coinvolto ed emozionato molti dei presenti, viene ricordato quell’attimo in cui, secondo la tradizione, il tempo si è fermato … per lo stupore, perché a Betlemme era nato Gesù, un Dio “bambino”.
Il mistero del Natale del Signore è mistero della Luce bagliore nelle tenebre, della Parola fatta carne e del Pane disceso dal cielo.
Ecco alcune immagini della Chiesa di San Giovanni Battista in Tombeto di Albareto (Parma), addobbata con passione per festeggiare uno dei momenti più lieti del Cattolicesimo: la nascita di Gesù;
un’occasione che ci fa riflettere sulla religiosità popolare che tanto ha contraddistinto la formazione e l’identità delle comunità di montagna, un ritorno alle origini per valorizzare le nostre radici, per rivivere ricordi ed emozioni attraverso la magica atmosfera del Natale.
Ecco il semplice Presepe allestito ai piedi dell’altare maggiore.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura – Dio ci parla per mezzo dei profeti. Seconda Lettura – Dio ci parla per mezzo degli Apostoli.
Vangelo – Gesù parla a ciascuno di noi.
L’omelia – Dio ci parla per mezzo del sacerdote.
LITURGIA EUCARISTICA
Riti di Comunione. La Comunione
RITI DI CONCLUSIONE
Il saluto e la benedizione del sacerdote.
Al termine della Messa, il consueto rito dell’adorazione (con “bacio”) di Gesù Bambino.
Immagini della Chiesa di San Giovanni Battista in Tombeto di Albareto (Parma), addobbata per festeggiare il Natale 2016
… un po’ di storia:
testo tratto dal sito Istituto comprensivo Prospero Valeriano ManaraAlla scoperta di Albareto e dei suoi dintorni – Allegato 10
Natale era una festa molto importante perché celebrava la nascita di Gesù.
La Messa di mezzanotte era un grande evento, le persone arrivavano dalle frazioni più lontane affrontando anche bufere di neve ed il freddo.
A quei tempi non c’erano le automobili; a volte i più fortunati riuscivano a costruirsi una slitta rudimentale.
La Chiesa era parata a festa e le persone, prima di tornare a casa, baciavano la statua di Gesù Bambino e gli abitanti di Tombeto si soffermavano ad ammirare e a pregare davanti al Presepe allestito nell’altare di San Martino.
Tombeto era l’unica frazione ad avere il Presepe che, ogni anno, veniva allestito dal signor Borella Giovanni, marito della maestra Mazzoli Luisa.
Fuori, sul piazzale della Chiesa, adulti e bambini si scambiavano gli auguri. Era un momento di gioia per tutti. Poi ognuno, con passo svelto, si univa ai familiari o ai vicini per tornare a casa e nel buio della notte si sentivano le loro voci allontanarsi e diventare sempre più flebili e lontane.
La signora Varacchi Maria ricorda una poesia che le aveva insegnato la sua maestra e che lei aveva recitato in Chiesa , durante il Vespro, il giorno di Natale:
Viva il Bambin celeste
Che giace sopra il fien
E frena le tempeste
Del firmamento in sen.
Nel grembo di Maria
Nel suo deserto ostel
Addita a noi la via
Che ci conduce al ciel.Canta canta rose e fiù
Le nasuu u nostru Signù
Le nasuu in Betlemme
Tra u bö e l’asinello
Ne ghè fassa né mantello
Per fasà stù Gesù belluGesù bellu Gesù Maria
Tutti i angeli in cumpagnia.
Bella prece bell’atà
Bella Messa fù cantà;
fù cantà da nostru Signù
chè dipintu sulla crusee la cruse è tantu bella
ca slusia da in cielu in terra
in cielo in terra a slusirà
cinque piaghe a mustrerà.Chi a sa e chi a disa
Dio ghe dona u Paradisu
Chi a sa e chi a canta
Dio ghe dona gloria santa
Chi na sa, chi na zerca d’imparà
U dì du giudiziu u se pentirà.(Anna Bassoni)
Opera prodotta dalla SCUOLAMEDIA DI ALBARETO dell’Istituto Comprensivo“Prospero Valeriano Manara” di Borgo Val Di Taro – 01/06/2003
Galleria immagini: Santa Messa: Solennità del Natale del Signore a Tombeto (Parma) – 25 dicembre 2016
Annotare su un blog e usare la tecnologia per trasmettere queste informazioni: “ricorrenze” e i “riti” pensiamo sia importante per cercare di recuperare il nostro passato, la cultura, le tradizioni, e gli usi locali che ancora oggi nel mondo rurale sono tramandati da padre in figlio.
Alegrafia e Pizanz