Ecco alcune immagini scattate la mattina del 1 gennaio 2016 (primo giorno dell’anno), che ritraggono scorci panoramici della Valle del Taro-Gotra e dell’Alta Val di Vara : foto scattate dal crinale “brinato” del Passo della Cappelletta (1085 m) situato sulla dorsale dell’Appennino Ligure-Emiliano, nei pressi della frazione di Montegroppo di Albareto (Parma).
Guarda i post Passo della Cappelletta
… l’aria limpida lasciava correre lo sguardo fino all’orizzonte, mostrando le vette dei monti, per la gioia infinita dei nostri occhi, donandoci una incomprensibile sensazione di bellezza e di pace
(guarda i post Passeggiate, Escursioni)
Abbiamo letto che …
Quando il terreno, che durante il giorno ha assorbito calore dai raggi del sole comincia a raffreddarsi, emette, calore e diviene sempre più freddo e, poiché l’aria sovrastante più calda gli cede calore (diventando satura), il vapore comincia a condensare su ogni oggetto solido: dai fili d’erba fino alla carrozzeria delle automobili.
Poiché d’inverno l’aria è spesso piuttosto fredda e secca, può succedere che la “temperatura di rugiada” (al di sotto della quale l’umidità condensa), sia negativa, cioè al di sotto dello zero.
In questo caso, sul terreno, che ha una temperatura inferiore allo zero ed è saturo di umidità, il vapore acque tende a passare direttamente dallo stato gassoso a quello solido e a cristallizzare sopra ogni oggetto.
Questo fenomeno, detto “sublimazione”, avviene perché, per un fenomeno fisico, i cristalli di ghiaccio tendono ad attirare su di sé molecole di acqua con una forza maggiore rispetto alle goccioline d’acqua.
La brina comincia a crescere sui prati, prendendo umidità dall’aria.
Contribuisce anche l’umidità prodotta dalla traspirazione delle piante o, di giorno, dal processo di fotosintesi.
Ghiaccio e brina, l’arte nella natura
Il soffice manto di brina, simile a neve, sui prati,
Un’opera d’arte della natura che, se le temperature restano negative, continua fino a ricoprire ogni cosa di uno strato spesso anche diversi centimetri.
Guarda Foto/favola/racconto: I Giganti della Cappelletta – poesia di Maria Patrizia Tagliavini
Passeggiando lungo il crinale abbiamo scattato moltissime foto, che comunque non riusciranno mai a rappresentare totalmente la meraviglia del luogo !!! …
… l’Alta Val di Vara (guarda il post Tramonto : “Fasci” di luce nell’Alta Val di Vara – Pennellate nel cielo – Passo di Cento Croci Varese Ligure (La Spezia) – 08 dicembre 2013)
.. sullo sfondi il Monte Gottero (guarda i post Monte Gottero)
… il Passo della Cappelletta (1085 m), Montegroppo di Albareto (Parma)
… la Maestà del Passo della Cappelletta (1083 m), ai piedi dei “giganti roteanti” (post correlato Passo della Cappelletta (1085 m): Il silenzio della neve tra i colori delle fioriture primaverili – Montegroppo, Albareto (Parma) 24-05-2013)
pale della parco eolica del Passo della Cappelletta
crinale con brina nel territorio emiliano del comune di Albareto
la cresta spartiacque tra le valli del Taro e del Vara
Galleria immagini: Passo della Cappelletta tra il silenzio e la brina – Montegroppo, Albareto (Parma) – 1 gennaio 2016
Che bello passeggiare in montagna !!!
(guarda i post Passeggiate, Escursioni)
Non c’è niente di più bello di una escursione in compagnia.
Un elemento importante della passeggiata è la sosta, durante la quale si può ammirare il panorama, ascoltare il rumore di un torrente o il canto degli uccelli e magari fare qualche foto a rocce, fiori e animali.
E’ importante portare a casa solo ricordi fotografici.
Il tutto farà crescere sempre di più l’amore per la natura (guarda i post Natura).